Una notizia particolarmente controversa esce da un’asilo di Pisa, nel frattempo il comune comunica: “Caso risolto, ma resta lacuna normativa nel decreto”.
Un caso davvero controverso si è scatenato all’asilo comunale “I Passi” a Pisa: Qui i bambini figli di personale ospedaliero come medici, infermieri e operatori sanitari che possono essere venuti a contatti con persone affette da covid-19 non potranno frequentare l’istituto.
Il fatto è stato denunciato da una coppia di genitori che lavora in ospedale, il comune li ha contattati per avvertirli di non poter portare i bimbi nell’asilo. “È discriminatorio e anticostituzionale lasciare a casa i bimbi di chi lavora in ospedale con contatti nelle aree Covid.” Successivamente la giunta ha fatto sapere che è un inghippo burocratico che il Ministero Dell’Istruzione si è fatto sfuggire nell’ultimo decreto approvato il 3 agosto. Nell’articolo 10 si legge che non sono accettati se: “essi stessi o i loro genitori e accompagnatori sono stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni”.
Nel frattempo il governatore uscente della regione Toscana Enrico Rossi ha approfittato della polemica per criticare il governo attualmente in carica. “Non posso credere che questa sia un’iniziativa del Comune di Pisa, guidato dalla destra, e spero che il sindaco smentisca e si attivi subito per riparare. In questa decisione di fare stare a casa i figli degli operatori sanitari per paura del contagio, all’odioso aspetto discriminatorio, c’è pure una abissale ignoranza della realtà. Infatti, la comunità sanitaria è misurata e pesata continuante per positività covid 19 e risulta meno siero positiva della comunità “laica” di riferimento nel territorio. Senza se e senza ma, i figli dei sanitari siano accolti subito ai nidi. Non voglio ancora crederci: saremmo davvero uno strano e pericoloso paese che in poche settimane trasforma gli eroi in untori. Da dove è uscita una cultura tanto egoistica, ignorante e discriminatoria?”