Ormai sembra una scena all’ordine del giorno: uno studente viene sgridato dall’insegnante e il padre va a scuola infuriato per dirne quattro al docente.
Ecco infatti quello che è accaduto a Jody Stalling, maestro molto stimato, premiato come Insegnante dell’anno a Charlestone, e come Miglior educatore dell’anno in ambito nazionale (CEA).
Il maestro Stalling aveva sgridato un bambino perché continuava a parlare durante la lezione. Lo studente non l’aveva presa bene, era tornato a casa e si era lamentato: non voleva più tornare a scuola e odiava quell’insegnante.
Così il padre del bambino era andato a trovare il maestro Stalling a scuola: il comportamento del docente, secondo lui, era stato ingiusto. I bambini vanno premiati quando si comportano bene, non sgridati quando si comportano male: ecco l’idea di educazione di questo genitore.
Come ha reagito il maestro Stalling?
Spiegando al padre del bambino, con tranquillità, il motivo di quel rimprovero, un gesto certo non simpatico, ma necessario all’educazione dello studente. Riconoscendo l’importanza della ricompensa e dell’incoraggiamento agli studenti molto piccoli, nei primi anni della primaria, ha aggiunto che a un certo punto diventa necessario insegnare il senso di responsabilità: non dobbiamo comportarci male, perché abbiamo consapevolezza della cosa, non perché altrimenti non riceveremo una ricompensa. Ecco cos’è l’educazione, in fondo.
Per far capire a quello studente che ogni azione porta delle conseguenze, a volte positive, altre negative, è stato necessario sgridarlo. Il maestro Stalling avrebbe fatto la stessa cosa con suo figlio, anzi doppia punizione: prima a scuola, poi a casa.
Un consiglio tra le righe a questo padre un po’ troppo impulsivo?