Analizziamo un dato: negli anni ’70 i bambini dai 6 agli 11 anni che andavano a scuola da soli rappresentavano il 90%. Vent’anni fa erano l’11%. Oggi sono il 6%.
È un dato allarmante e al tempo stesso sorprendente, se si pensa che non esistono cambiamenti sociali che possano giustificare questa tendenza. Non esistono, se non nella mente delle persone. Le automobili sono aumentate, ma gli incidenti stradali sono drasticamente diminuiti, così come i crimini e i delitti, specialmente contro i minori.
Le strade, insomma, sono più sicure, ma di bambini autonomi neanche l’ombra.
I bambini hanno perso quasi totalmente la loro autonomia di movimento, e la tendenza si sposta progressivamente verso fasce di età più alte. È un dato preoccupante e che dovrebbe far riflettere, perché l’essere sempre accompagnati e vigilati dagli adulti non permette ai bambini di fare una serie di importanti esperienze legati all’esplorazione, alla scoperta e al gioco, ma anche alla responsabilità: consideriamo che sono gli anni dello sviluppo.
Come abbiamo detto, questa perdita di autonomia non trova ragione in un reale pericolo, ma soltanto nella percezione, nella paura e nell’insicurezza che la politica e i mezzi di comunicazione hanno instillato nella società. A farne le spese sono le categorie più deboli: bambini, anziani, disabili.
Il consenso elettorale di buona parte della politica si basa sulla paura degli elettori, sull’aumento della difesa, sulla demonizzazione dello straniero; dall’altra parte i mezzi di comunicazione dedicano morbose attenzioni ai crimini più efferati, arricchendoli di dettagli e realizzando trasmissioni ad hoc, creando così una sensazione diffusa di terrore e facendo credere che siano fatti più frequenti di quanto accada nella realtà.
La soluzione al problema? I pediatri devono metterne a conoscenza le famiglie, i commercianti possono offrire un punto di appoggio, gli anziani diventare di grande aiuto nei punti critici del quartiere: con questa ricetta possiamo alzare la percentuale di autonomia dei bambini fino al 50%.
Vediamo 3 dati per dare una motivazione anche ai più scettici e apprensivi genitori:
- I bambini autonomi nel percorso da casa a scuola risultano più puntuali. Imparano a gestire il tempo da subito, oltre a fare proprio il senso di responsabilità.
- Ai bambini autonomi non accade niente di tragico: non risultano tassi più alti di incidenti stradali, rapimenti, aggressioni o violenze nei bambini che vanno a scuola da soli. L’esperimento coinvolge 10 scuole del centro Italia e 1000 bambini ogni giorno.
- I bambini che si muovono in modo autonomo rendono più sicuro il quartiere, facendo calare la delinquenza nella zona del 50%.
I bambini devono muoversi da soli, imparare a essere autonomi e responsabili. Lo dicono i pediatri, lo dicono gli psicologi, lo dicono gli esperti. Soltanto i politici e i media dicono il contrario. A chi vogliamo credere?