A volte i figli fanno perdere la testa, in tutti sensi. Quando si impuntano per qualcosa e fanno i capricci, per esempio, diventano insopportabili e difficili da gestire. Come possiamo far ragionare un bambino proprio nel momento in cui una parte di lui – quella irrazionale – prende il sopravvento?
Le soluzioni più comuni e più comode infatti sono due: rimprovero e indifferenza. Più che due soluzioni, però sono due reazioni: non ottengono alcun risultato, nella maggior parte dei casi. Come fare allora per bloccare di colpo il capriccio di un bambino? Una mamma speciale ha trovato la soluzione. Andiamo a scoprire qual è.
La bambina di questa mamma era particolarmente capricciosa, piantava una lagna per qualunque cosa e in qualunque momento. Con l’iscrizione a scuola la figlia era cambiata, era diventata più ostinata e irragionevole. Allora la mamma si è rivolta alla psicologa dell’Istituto, che le ha consigliato di provare a vincere la situazione utilizzando un trucco che forse molti non conoscono: una semplice domanda per riportare calma e lucidità là dove è in corso una bizza da mettersi le mani nei capelli.
Il trucco consiste nel porre una domanda al bambino e chiedergli di valutare il proprio comportamento in base all’accaduto, così da sminuire le circostanze e riportarlo alla razionalità.
La domanda è: il problema è grande, medio o piccolo?
Basta questo, provare per credere. Un bambino, infatti, per quanto piccolo di età, riesce a valutare l’entità dell’accaduto e a rispondere nella maggior parte dei casi in modo sensato. Certo, quello che a noi sembra una sciocchezza per un bambino può essere una tragedia, ma la fase successiva che la psicologa della scuola aveva consigliato alla madre disperata era di prendere in seria considerazione la risposta della figlia e analizzare la cosa insieme, spiegarle che i problemi grandi sono quelli senza soluzione, i problemi medi richiedono grande attenzione ma non sono insormontabili, quelli piccoli invece possono essere risolti all’istante.
A questo punto il bambino non è spiazzato, ma ragiona e cerca di considerare la faccenda con la propria testa. Riuscirà sicuramente a capire l’entità del problema, basta lasciargli il tempo di pensare, non suggerire o indirizzare le risposte. In questo modo non soltanto avremo risolto un capriccio, ma insegnato a nostro figlio un metodo che si porterà dietro per tutta la vita.
Non arrabbiamoci quando nostro figlio fa i capricci, possiamo soltanto peggiorare la situazione e rendere il bambino ribelle. Niente punizioni o indifferenza: il modo migliore per fermare un capriccio all’istante, e prevenire i prossimi, è spiegare e far capire le cose.
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