Lo dice la scienza: vivere a contatto con la natura aumenta la qualità della vita. Camminare in un bosco, respirare l’aria pulita, eliminare l’inquinamento acustico della città o soltanto affacciarsi alla finestra e vedere alberi e prati invece che asfalto e automobili, migliora la nostra vita, ci fa vivere più sani e più a lungo, più felici.
La natura, insomma, è un toccasana per il nostro benessere psicofisico, regala serenità ed energia, benefici per il copro e per la mente. Ma fin qui nulla di nuovo.
Di nuovo c’è uno studio condotto dai ricercatori del Max Planc Institute for Human Development di Berlino guidati dalla dottoressa e psicologa Simone Kuhn, che dimostra come la vita vicino a un bosco migliori in termini di stress ed emozioni.
Hanno partecipato allo studio due gruppi di volontari: uno vive in città, a Berlino, l’altro in campagna, nei boschi accanto al centro urbano. In tutto, i partecipanti erano più di 300.
I risultati dello studio?
Il gruppo di anziani volontari che ha vissuto nella natura ha riscontrato nel corso della vita benefici importanti per l’amigdala, ovvero la parte del cervello che regola le emozioni, in particolare la paura. L’impatto della natura sulla vita dei volontari è stato riscontrato anche in termini di longevità, controllo dell’aggressività e sviluppo cognitivo.
La migliore qualità dell’aria favorisce anche memoria e attenzione, benessere fisico e mentale, abbassando i tassi di mortalità.
I risultati sono emersi dalla compilazione da parte dei volontari di un test sulla memoria e successive risonanze magnetiche per stimare il grado di salute e la struttura delle aree del cervello dedicate alla gestione dello stress.
È risultato che gli abitanti delle zone boschive e della campagna hanno una struttura celebrale più sana e una salute fisica migliore rispetto agli abitanti dell’area urbana.
La natura migliora la qualità della vita e il benessere fisico e mentale. Parola di scienziato.