La Regione Puglia chiede di far slittare l’inizio della scuola al 1 ottobre, non più nella prima metà di settembre. Un progetto nazionale proposto dal Consigliere Regionale Gianni Stea e rilanciato dall’Assessore all’Istruzione Sebastiano Leo.
Il motivo? A settembre il termometro segna ancora temperature bollenti e molto spesso le scuole sono dei “forni”, ma soprattutto il cambiamento dovrebbe contribuire alla destagionalizzazione turistica.
Un’idea ardua da attuare, perché renderebbe difficile il rispetto del monte ore scolastico previsto a livello nazionale, oltre a stridere con tutto l’indotto e l’organizzazione di mense scolastiche, trasporti pubblici e così via.
In ogni caso, l’Assessore Leo non si arrende e anzi si impegna a riunire tutti i soggetti in campo per discutere la proposta e cercare dei margini di trattativa per un accordo. Nel frattempo in Commissione arriverà la proposta per rimandare almeno a fine settembre la data di inizio della scuola a livello nazionale.
Per il Sud sarebbe una boccata d’aria, perché il clima nel mese di settembre è ancora molto buono per le vacanze. Per il sistema scolastico, però, sarebbe ancora più difficile mandare avanti un’organizzazione già adesso molto difficile da gestire, oltre che diversa come tempi di vacanza dal resto dell’Europa e del mondo.
Il Consigliere Regionale Stea schiaccia sull’acceleratore: “Mentre le spiagge si stanno velocemente svuotando e migliaia di studenti in tutta la regione tra breve saranno costretti ad estenuanti bagni di sudore in istituti scolastici diventa sempre più necessario provvedere a ridisegnare il calendario scolastico. In alcuni Istituti pugliesi le aule sono aperte praticamente dal 9/10 settembre, una situazione assurda per una regione del Sud, dove la bella stagione di solito si protrae fino alla fine di settembre.
Una situazione che inoltre danneggia studenti e allo stesso tempo l’economia del turismo costretta a stagionalizzare sempre di più, accorciando di fatto i mesi di lavoro. Basterebbe spostare in avanti l’apertura dell’anno scolastico e recuperare le ore perse, per esempio anche con brevi rientri pomeridiani nel corso dell’inverno”.
L’amministrazione regionale di Michele Emiliano che cosa farà?