La migliore amica di Harry Potter è Hermione Granger: è una bambina molto studiosa, passa intere giornate in biblioteca e non la si vede mai in giro senza un paio di libri sottobraccio. È certamente la più intelligente e preparata del suo corso e tali qualità unite al suo buon senso, permettono al trio di affrontare le insidie che il loro mondo magico nasconde.
La giovane attrice Emma Watson, che tutti noi associamo alla piccola maghetta, non è molto diversa dal personaggio che ha interpretato in passato. Mossa da un grande amore verso i libri e la conoscenza, è spesso promotrice di iniziative culturali.
L’ultimo progetto al quale ha partecipato per promuovere l’importanza della lettura, le ha permesso di vestire i panni di un personaggio un po’ magico, quello della “fatina dei libri”. Il 1 novembre ha fatto da alfiere per un’iniziativa di bookcrossing nella metropolitana di Londra, posizionando strategicamente alcune copie della biografia Mom & Me & Mom della scrittrice Maya Angelou nelle stazioni londinesi di St. John’s Wood e Oxford Circus.
La giovane attrice è riuscita a passare inosservata agli occhi dei passanti, ma ha documentato tutti i passaggi della sua giornata attraverso foto e video, postati sui social network. Ha poi sfidato i fan ad una sorta di caccia al tesoro letteraria: “Oggi ho nascosto alcune copie di Mom & Me & Mom di Maya Angelou nella metropolitana. Vediamo se domani riuscite a trovarne una!”. I più fortunati hanno trovato anche un bigliettino autografato da Emma.
L’intento dell’attrice e del progetto Books on the Underground, al quale ha partecipato, è quello di promuovere l’abitudine a leggere sui treni della metro, incoraggiando i pendolari a condividere i loro autori e romanzi preferiti con gli altri viaggiatori. Emma, da buona filantropa, è anche fondatrice del “club del libro femminista”, Our Shared Shelf, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come i diritti umani e l’emancipazione delle donne. Motivo per il quale la scelta sul libro da diffondere è caduta proprio sul libro dell’attivista afroamericana Maya Angelou.