Maria Montessori è nata nel 1870, nella città di Chiaravalle, ed è stata la prima donna a laurearsi in medicina, presso l’Università di Roma. A 25 anni iniziò a dedicarsi allo studio dei bambini con disabilità e, quindi, banditi dalla società.
Sicuramente è stata una pedagoga che ha profondamente rinnovato la metodologia di insegnamento, sviluppando un metodo unico che divenne noto in tutto il mondo come il metodo Montessori.
Questo metodo è stato applicato, inizialmente, nelle scuole elementari italiane per poi essere apprezzato nel resto del mondo.
Il metodo Montessori, diretto in particolare ai bambini del periodo prescolastico, si basa sulla stimolazione dell’iniziativa del bambino, attraverso l’utilizzo di materiale didattico appositamente progettato.
Il metodo offre una grande varietà di compiti e la massima libertà in modo tale che il bambino possa apprendere seguendo il ritmo delle sue scoperte.
È stato, quindi, uno dei primi metodi che ha posto come obiettivo principale le attività sensoriali e motorie. Da vera pedagoga scientifica ha, per molti versi, offerto come sintesi delle sue idee in materia di istruzione, in quello è che universalmente conosciuta come la “Casa dei bambini”, un luogo che si caratterizza come un contesto di lavoro, un ambiente di vita e di libertà, una vera e propria casa nella scuola.
Si tratta di uno dei metodi di educazione della prima infanzia più diffusi e utilizzati nelle scuole. Non per nulla, secondo il suo pensiero è propriamente nel periodo intercorrente i tre e i sei anni di età, quello entro il quale il bambino consapevolmente cerca di conoscere l’ambiente circostante.
Motivo per il quale, un ambiente appositamente preparato permette al bambino di fare delle scelte e di assumersi la responsabilità del proprio apprendimento, imparando a condividere e ad aspettare. Dunque, il metodo Montessori non si presenta solo come una metodologia per sviluppare un nuovo modo di insegnare, ma è un mezzo per scoprire e aiutare il bambino a raggiungere il suo potenziale come un essere umano.
La ricchezza e il profondo senso e valore della sua visione di educazione scolastica, trova la sua massima espressione nei vari testi lasciateci in eredità, ove si possono leggere qualificativi brani che consentono di comprendere al meglio quali fossero i principi sui quali aveva elaborato il suo metodo educativo.
Ecco una breve, ma significativa selezione di aforismi di Maria Montessori
1. “Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.
2. “Il più grande segno di successo per un insegnante… è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi”.
3. “Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino”.
4. “La prima premessa per lo sviluppo del bambino è la concentrazione. Il bambino che si concentra è immensamente felice”.
5. “Il lavoro manuale con un fine pratico aiuta ad acquisire una disciplina interiore”.
6. “Spesso, tra bambini e genitori, si invertono le parti. I bambini, che sono degli osservatori finissimi, hanno pietà dei loro genitori e li assecondano per procurare loro una gioia”.
7. “Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente”.
8. “È necessario che l’insegnante guidi il bambino, senza lasciargli sentire troppo la sua presenza, così che possa sempre essere pronto a fornire l’aiuto desiderato, ma senza mai essere l’ostacolo tra il bambino e la sua esperienza”.
9. “Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo”.
10. “Aiutiamoli a fare da soli”.
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