Il 27 gennaio, Giornata della Memoria, è un momento in cui molte persone riflettono sul passato e commemorano le vittime dell’Olocausto. Tuttavia, per la senatrice a vita Liliana Segre, ogni giorno è un costante ricordo di quei momenti bui. Durante un discorso all’Università Statale di Milano, Segre ha dichiarato: “Io non sono adatta a parlare del 27 gennaio, perché chi ha passato quello che ho passato io non aspetta questa data per ricordarsi di una vita fa. Lo fa 365 giorni all’anno, non il 27 gennaio“.
L’arrivo della senatrice è stato accolto da un caloroso applauso, un gesto che testimonia il rispetto e l’ammirazione per la sua forza nel affrontare un passato doloroso. “È un tempo in cui c’è qualcosa di già sofferto. Da bambina sentivo ‘non uscire’ e chiedevo perché. Oggi sento ancora ‘non uscire’ e dentro di me grido quel perché“, ha condiviso Segre, dando voce alla sua esperienza unica.
“Dal 7 ottobre non c’è notte che non resti sveglia“, ha aggiunto la senatrice, sottolineando l’impatto indelebile degli eventi vissuti sulla sua vita. Il suo racconto è un potente richiamo alla memoria, invitando tutti a non dimenticare le atrocità del passato e a impegnarsi per un futuro di pace e tolleranza. La sua testimonianza continua a ispirare e a educare, servendo come monito contro l’oblio e come testimonianza del coraggio umano di fronte all’ingiustizia.