Durante un incontro organizzato dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, il dottor Paolo Crepet ha affrontato un tema chiave nell’ambito dell’educazione e della società odierna: l’eccessiva attenzione ai figli, che potrebbe portare a una generazione poco preparata ad affrontare le difficoltà.
Crepet sostiene che, nel tentativo di proteggere troppo i giovani, la società ha creato un ambiente troppo comodo, privo delle sfide della vita reale.
In modo provocatorio, lo psichiatra ha sollevato il tema del ruolo futuro dell’intelligenza artificiale nella procreazione e nell’educazione. La prospettiva di un futuro completamente pianificato per evitare le frustrazioni solleva interrogativi sulla desiderabilità di una vita priva di sfide.
“Quello che mi preoccupa di più,” continua Crepet, “è la mancanza di coinvolgimento emotivo. Stiamo cercando di anestetizzare un mondo che soffre. Ho sentito una madre gridare a un bambino che giocava a calcio: ‘corri piano che sennò sudi!‘”