L’Insegnamento dell’Inglese a Scuola È un Flop, alla Fine gli Studenti Lo Imparano con Netflix e Guardando i Video su Tik Tok

Su La Repubblica, Education First presenta uno studio che evidenzia la conoscenza della lingua inglese tra i giovani nel mondo.

Le statistiche mostrano un trend preoccupante: dal 2015, la padronanza dell’inglese tra i giovani di 18-20 anni è in diminuzione. Un calo significativo, con un -89 punti sull’indice globale, segnala una problematica in crescita, accentuata dalla pandemia.

L’Italia è particolarmente colpita, posizionandosi al 35° posto, insieme a Spagna e Moldavia. Dopo un aumento costante fino al 2018, con 506 punti, si è verificata una discesa, portando il punteggio a 493 nel 2023. Nonostante un miglioramento complessivo dall’2011, passando da 475 a 535 punti, quest’anno ha subito una netta caduta, perdendo 13 punti rispetto al 2022.

Le competenze linguistiche in Italia variano da regione a regione. Il Friuli-Venezia Giulia spicca con 583 punti, mentre Padova è la città con il miglior inglese. Tuttavia, la Calabria si trova all’ultimo posto nazionale, con un punteggio in linea con la media mondiale.

Le reazioni a questo studio hanno scatenato un acceso dibattito online, con molte critiche rivolte all’insegnamento dell’inglese nelle scuole italiane. Le lamentele riguardano la qualità dell’insegnamento e la mancanza di pratica conversazionale. Alcuni ritengono che approcci alternativi, come l’uso di videogiochi, serie TV in lingua originale e interazioni con madrelingua, possano essere più efficaci.

Mentre alcuni individuano lacune nel sistema scolastico, altri sottolineano che l’apprendimento delle lingue richiede un approccio più immersivo, raggiungibile solo attraverso esperienze dirette come soggiorni all’estero. Inoltre, l’avvento di Internet e dei media digitali offre opportunità senza precedenti per l’esposizione all’inglese, rendendo l’apprendimento più accessibile al di fuori del contesto scolastico.

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