Novara: “Nessuno degli Studenti in Classe Dovrebbe Capire Quale Alunno Sia Assistito dall’Insegnante di Sostegno. Questa È Integrazione Autentica”

Il nuovo anno scolastico è iniziato con grandi aspettative e qualche incertezza. Orizzonte Scuola ha avuto l’opportunità di intervistare il Professor Daniele Novara, pedagogista e fondatore del CPP, Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, per discutere di alcune questioni importanti.

Il Professor Novara ha iniziato discutendo il tema della privacy riguardante gli alunni certificati, sottolineando l’importanza di garantire la privacy di tali studenti, conformemente alle leggi vigenti. Ha ribadito che l’obiettivo principale dovrebbe essere l’assegnazione dell’insegnante di sostegno e degli assistenti alla classe, non al singolo alunno, al fine di preservare la privacy.

In seguito, il Professor Novara ha evidenziato la necessità di rafforzare la formazione pedagogica nelle scuole. Ha sottolineato come la scuola abbia perso di vista le radici pedagogiche e l’importanza di ripristinare un linguaggio pedagogico comune all’interno del sistema scolastico per migliorare la comunicazione tra dirigenti, insegnanti e genitori.

Nel contesto dell’uso della tecnologia a scuola, il Professore ha menzionato un provvedimento del Governo svedese che ha rilevato un calo nelle capacità di lettura e scrittura degli studenti a seguito dell’adozione massiccia dei tablet. Ha sottolineato l’importanza di non sostituire completamente la scrittura manuale con l’uso dei dispositivi digitali e di considerare gli effetti neurocognitivi di tale transizione.

Riguardo ai recenti episodi di violenza tra i giovani, il Professor Novara ha evidenziato l’importanza di insegnare ai giovani a gestire i conflitti in modo costruttivo. Ha promosso l’idea di “imparare a litigare bene” come competenza fondamentale e ha sottolineato che la scuola dovrebbe favorire il confronto e l’apertura di discussioni per aiutare i giovani a sviluppare queste competenze.

Infine, il Professor Novara ha esaminato il concetto di valutazione evolutiva come alternativa ai tradizionali voti numerici. Ha sottolineato che dovremmo spostare l’attenzione dai voti numerici ai progressi degli studenti e alla valorizzazione degli errori come parte del processo di apprendimento. Ha invitato a evitare l’eccessiva pressione legata ai voti numerici e a promuovere un ambiente scolastico più orientato alla crescita degli studenti.

Diventa un autore di MenteDidattica e pubblica i tuoi articoli!

Gli insegnanti che inviano la propria richiesta, una volta accettati, potranno pubblicare articoli su tematiche scolastiche preferite.