Un supplente di una scuola media racconta su Facebook un’aggressione subita per aver sgridato una classe.
“Da anni ho cercato di lavorare nel settore spettacolo, ma, visto il poco lavoro degli ultimi tempi, ho deciso di sfruttare la mia laurea e fare qualche supplenza su Napoli e provincia. Ho insegnato in varie scuole per brevi supplenze, ricevendo elogi da docenti, presidi e alunni per il lavoro svolto negli ultimi 4 giorni ho svolto una supplenza breve nella scuola media in zona mia. Pensavo di essere stato fortunato. Non è stato così” scrive.
“Ho richiamato un’intera classe, una prima media, all’ordine, dal momento che facevano chiasso disturbando di continuo la lezione. Ancora una volta, oggi, si è verificata un’aggressione a danno di un docente…e mi fa ancora più rabbia e spavento il fatto che tale aggressione sia accaduta a Casavatore e che quel docente sia io” continua.
“Oggi pomeriggio alle ore 16, mi hanno citofonato dei tizi dichiarandosi come miei amici. Conoscevano il codice del mio citofono e persino il mio nome. Mi chiedono se insegno nella scuola in questione e io dico loro che ho svolto solo un breve supplenza i, non sono docente di ruolo e ho chiesto loro chi fossero. Erano in 5. Età fra 40 e.50 anni. Pieno pomeriggio. Viso scoperto. Non mi hanno dato tempo di fare altre domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente” prosegue.
“Sul portone del palazzo ancora si vedono macchie del mio sangue. Ho chiamato i carabinieri e fatto denuncia. Ho sempre pensato che la rovina dei figli sono i genitori. Ne resto deluso e schifato. Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto” conclude.