Paola Mastrocola interviene a ‘Forrest‘, il programma di Radio 1, per parlare di tema di maturità.
“E’ basilare. Non è una prova in classe come le altre” afferma. Riguardo gli studenti, consiglia: “Dovremmo lasciarli liberi. Solo un foglio bianco. E’ un momento in sé. Si crea un’atmosfera serissima e si sentono i pensieri“.
“Però non facciamola con lo schema, le domandine. Solo un foglio bianco” prosegue.
“Scrivere ci lascia più liberi. E’ un momento importante. Io insegnante, leggo il tuo animo e leggo anche gli errori di ortografia, perché i ragazzi vengono poi giudicati anche per gli errori che fanno” continua.
“L’esame scritto è sempre stato criticato perché troppo soggettivo. Per valutarlo oggettivamente lo devo inserire all’interno di una griglia. Ma come si fa?” chiede.
“E poi c’è stata un’idea di utilitarismo. Dicevano anni fa: Facciamo fare ai ragazzi un verbale di condomino. Bisogna, invece, secondo me, ritrovare la gioia di scrivere” conclude.