Il centro di psicologia Ulisse di Torino ha portato avanti uno studio che rivela dati preoccupanti: tra il 28% e il 35% degli alunni soffre di “mal di scuola“.
Paura, preoccupazione e talvolta anche attacchi di panico colpiscono numerosi studenti. Lo scrittore Fabio Geda parla di questo fenomeno: “Dopo la frattura della didattica a distanza la scuola si ritrova più fragile, ma anche più consapevole. Un’occasione unica per cambiare“.
“Occorre educare attraverso lo stupore. Gli studenti sono disposti a lasciarsi stupire, a patto che gli insegnanti stessi provino stupore” continua.
“Bisogna però che le classi siano meno numerose perché ogni ragazzo è diverso e che le scuole restino aperte tutto il giorno per rispondere a molteplici interessi” conclude.