Il Ministro dell’Istruzione Bianchi parla del futuro della scuola in un intervento al 4/o Forum Internazionale del Gran Sasso.
“La scuola non è un accessorio infrastrutturale della società: la scuola deve essere e deve tornare ad essere il perno pulsante della società, quello in cui i padri e le madri assegnano ai proprio figli i propri valori, cosa che mette in discussione i padri e le madri” dichiara.
“La Costituzione va ancora oggi riletta quando siete confusi e quando non sapete quale è la direzione di marcia fermatevi e leggete la Costituzione. Ragazzi lo dico a voi, quando avete dei tentennamenti su chi siamo e dove dobbiamo andare, fermatevi e leggete la nostra Costituzione” aggiunge.
“Quella Costituzione che dice sì che la Repubblica riconosce e tutela i diritti inviolabili della persona, perchè i diritti inviolabili della persona vengono addirittura prima della Repubblica, quindi la Repubblica li riconosce e li tutela, ma i diritti inviolabili della persona si devono coniugare con il dovere inderogabile della solidarietà: non vi è diritto della persona se non vi è dovere di solidarietà” prosegue.
“Come vedete è una parola che straordinariamente contemporanea in epoca di dibattito sui vaccini o sui diritti del no vaccino. La Costituzione che mette fin dall’inizio in evidenza come i diritti del singolo debbano essere coniugati solo con il diritto collettivo di una comunità che è tale perché esercita la solidarietà” conclude.
Buongiorno vorrei segnalare la situazione di caos che sta vivendo la scuola e di cui nessun organo di stampa parla. Il giorno di apertura si è fatto uno spot che la scuola ha finalmente aperto in sicurezza. Non è affatto vero, la scuola per mancanza di insegnanti ad oggi non può garantire il tempo pieno e la didattica non è iniziata e pare che questa situazione possa perdurare fino a dicembre. Le insegnanti sono invece a casa impossibilitati a lavorare per un meccanismo di reclutamento folle che si è inventato questo nuovo ministro e pergiunta senza stipendi e contributi pagati. Si sta giocando sulla pelle di bambini e ragazzi e sul futuro di questo Paese. Se questo ministro mette mani nella scuola, visto lo schifo che ha fatto con il reclutamento, c’è da preoccuparsi seriamente.