Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, parla di campagna vaccinale e di scuola in sicurezza.
“Non vedo grandi novità nelle indicazioni del Cts, se non che bisogna accelerare con la vaccinazione degli studenti. Altrimenti, a parte le mascherine e il distanziamento, a settembre avremo il problema dei trasporti e dei turni con una percentuale di studenti in Dad come è stato anche nei periodi meno difficili dello scorso anno scolastico“ dichiara al Corriere della Sera.
“Credo che per prima cosa bisognerebbe fare un’operazione di convincimento di chi non si è vaccinato. Molti tra coloro che hanno rifiutato il vaccino lo hanno fatto perché c’era AstraZeneca, sul quale c’è stata molta confusione. Se ci saranno ancora troppi professori o ausiliari non vaccinati, si potrà anche riflettere se servano forme di obbligo” prosegue.
“I tempi ci sono, la macchina vaccinale funziona. Stiamo parlando di tre milioni e mezzo di persone al massimo: basterebbero sette giorni a ritmo serrato. Altrimenti la scuola resta in emergenza e i ragazzi a casa. Purtroppo sappiamo come è andata lo scorso anno e al momento non ci sono novità, su aule, professori, classi numerose. Da cittadino non capisco perché non si dica chiaramente agli studenti che chi è vaccinato può stare a scuola senza mascherina o distanziamento” prosegue.
“Qual è il vantaggio di vaccinarsi, altrimenti, se le restrizioni restano le stesse?. La scuola ricomincerà in presenza soltanto se gli studenti saranno vaccinati” conclude.