Il Ministro dell’Istruzione Bianchi parla di ritorno a scuola a Sky TG24.
“Si ricomincia dalla scuola che è non l’ultima ma la prima a riaprire. Questa l’idea che volevamo dare. In questi due giorni le zone arancioni hanno riaperto lo avevamo detto da tempo, tutti lo sapevano non è un problema di oggi” afferma.
“Nel nostro Paese sono troppi i bambini che non hanno quel punto di riferimento affettuoso, dico con orgoglio la parola ‘affettuoso’. La scuola dell’infanzia non è un lusso e non lo deve essere soprattutto al Sud. Le discipline scientifiche, matematica e scienze, sono fondamentali ma anche altre. Il computer per quelli della mia età è una scoperta, i bambini crescono col computer e lo sanno usare meglio di noi” prosegue.
“Poi arte, musica, c’è troppa poca musica nelle nostre scuole. C’è lo sport inteso come salute, molti bambini crescono non avendo cura del proprio corpo. Il tempo pieno deve essere proprio finalizzato ad aiutare ai nostri studenti una vita più complessa” aggiunge.
“Dobbiamo ammettere che per 30 anni sulla Scuola si è sbagliato tutto e non solo per l’emergenza pandemica. Non si può continuare a risparmiare laddove bisogna investire. Il Governo è con me in questo. Il Presidente Draghi mantiene le promesse. Costi quel che costi, dobbiamo investire per riaprire per sempre le scuole. Basta DaD: è didatticamente fallimentare e controproducente sul piano psicologico, sociale, cognitivo. Urge distogliere i giovanissimi dall’eccessivo uso delle tecnologie e spingerli a riappropriarsi delle proprie facoltà logiche, dialettiche, analitiche e critiche, ora delegate (e alienate) alle macchine“
Conclude soffermandosi sul tema scuola in estate: “Si parte dai più fragili. Stiamo studiando un lavoro con gli enti locali per permettere a tutti, in particolare i più fragili, nelle zone più fragili, per fare esperienza di scuole estive. Dobbiamo aumentare questo intreccio con il territorio, troveremo il modo di ascoltare tutti, poi il governo si prende le proprie responsabilità ma credo tutti saranno disponibili a trovare le soluzioni migliori per i nostri figli“.