Il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura a Montecitorio, Gianluca Vacca, protesta contro la chiusura delle scuole.
“É impensabile che si sacrifichi ancora una volta la didattica in presenza in una strategia di contenimento dei contagi che però prevede negozi e centri commerciali aperti. L’istruzione dei nostri figli non è un’attività che si può ristorare: la DaD deve essere l’ultima opzione sul tavolo laddove tutto il resto è già stato chiuso” afferma.
“Le varianti del virus hanno comprensibilmente prodotto un inasprimento delle misure sulla scuola nel nuovo Dpcm, prevedendone la chiusura in zona rossa per tutti gli ordini e gradi” continua.
“Qui l’azione di Governo dovrà dimostrarsi efficace nel prevedere adeguati sostegni, come congedi e bonus baby sitter, per le famiglie. Nelle altre zone, però, chiudere non troverebbe giustificazione, a meno che non si parli di casi molto specifici e circoscritti” aggiunge.
“Dal presidente Draghi, che ha già detto di voler dare priorità all’istruzione, ci aspettiamo che segua il principio per cui le scuole siano le ultime a chiudere e le prime a riaprire durante questa pandemia” prosegue.
“Da un anno i nostri giovani subiscono i danni, sia educativi che in termini di benessere psico-fisico, di chiusure non sempre necessarie. Proprio ieri il presidente dei pediatri italiani Alberto Villani è tornato a ribadire il prezzo altissimo che stanno pagando: aumentano i disturbi psicosomatici, l’ansia, l’insonnia, malesseri di tipo neuropsichiatrico. Questo quadro non può essere trascurato, salvaguardiamo il più possibile i diritti di queste generazioni” conclude.