Le nostre nonne lo sapevano bene: un complimento fatto da una persona in cattiva fede spesso dà vita a qualcosa di tutt’altro che positivo, che attira sulla persona presa di mira una catena di eventi nefasti e una sensazione di malessere.
È il malocchio, una credenza antica quanto il mondo. Per chi ci crede diamo un suggerimento per mandare via questa negatività una volta per sempre: il rituale dell’olio.
La vittima di malocchio siede, mentre il “guaritore”, dopo aver riempito di acqua un piatto fondo, fa il segno della croce per tre volte sulla fronte del malcapitato, recitando una formula propiziatoria. Ripete poi la stessa cosa su se stesso, dopo aver toccato i bordi del piatto. In seguito il guaritore versa dell’olio nel piatto colmo d’acqua. Se l’olio si allarga il malocchio è reale e a seconda della forma che prende a contatto dell’acqua si può addirittura capire se la maledizione è stata lanciata da una donna o da un uomo.
Per togliere il malocchio il rito viene ripetuto tra volte e alla fine le gocce d’olio dovrebbero sparire. In caso rimangano, segno di un malocchio molto potente, vengono tagliate con le forbici. Dopo la “liberazione” il paziente si sente improvvisamente meglio.
Non stiamo parlando chiaramente di un esperimento scientifico, ma di una superstizione da prendere alla leggera. Come si usa dire: “non è vero ma ci credo”.