Un gruppo di genitori e insegnanti dell’Umbria hanno scritto una lettera aperta per difendere i diritti dei propri figli e alunni.
“Sempre sotto attacco, sembra proprio che un attimo di pace i nostri ragazzi non possano averlo. È passata una sola settimana dall’apertura delle scuole secondarie di secondo grado e già si pensa alla loro chiusura” . Così esordisce la lettera, riportata da Perugia Today.
“Quanto potrà andare avanti così? Per quanto andremo ancora con il paraocchi a cercare il colpevole o la cosa più facile da chiudere? Eppure non siamo nel medioevo manzoniano, abbiamo i dati, i Dashboard, abbiamo un apparato burocratico che si dovrebbe occupare dei cittadini, del loro benessere. Fisico e mentale. Psicologico. I ragazzi, la scuola, i giovani.. ne parliamo tutti, da chi li ritiene dei buoni a nulla, a chi vuole difendere i loro diritti, avremo forse parlato troppo? Perché non riusciamo a spostare il nostro sguardo, il nostro interesse su altro?” continua.
“Ci troviamo pervasi in un’epoca storica, in cui nessun adulto, se così vogliamo chiamarlo, è disposto a rinunciare a qualcosa per favorire l’altro. Il nostro egoismo fa sì che sia più comodo chiudere solo gli adolescenti in casa” prosegue.
“Non siamo pazzi: se in dei comuni, il contagio sfiora delle cifre da capogiro, siamo fermamente convinti che sia di assoluta necessità bloccare il virus e istituire dei lockdown. Ma questi devono essere seri, coinvolgendo tutti. Non solo i più giovani” specificano i genitori e gli insegnanti.
“Chiudere la scuola, è solo un modo per una politica strampalata di risparmiare soldi. Perché i contagi non scendono con solo questa azione e lo abbiamo visto nei mesi precedenti. Risparmiare sulle spalle dei ragazzi, non porterà ad avere vantaggi, ma solo a screditare il nostro futuro, a renderlo fragile, come fragili avete reso i nostri bambin* e ragazz*” concludono.