Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, è preoccupato dai comportamenti che si potrebbero verificare durante le festività natalizie, capaci di portare a conseguenze disastrose.
“Servono controlli rigidi e segnali importanti” dichiara a “Il Messaggero”. Infatti, se in genere la popolazione rispetta le norme vigenti, “ci sono i soliti furbetti”.
In merito alla scuola afferma: “Ritengo che siamo molto indietro rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi europei. Il Cts aveva suggerito di considerare le aperture ma solo se in sicurezza, verificando se sul territorio nazionale ci fossero o meno le condizioni per riaprirle”.
I fattori da ottimizzare per garantire una maggiore sicurezza sono i “trasporti, monitoraggio sanitario e possibilità di assistenza da parte delle Asl”.
Miozzo infine parla dei prefetti: “Sono convinto che la loro autorevolezza potrà dare un’accelerazione ad un sistema che si è imballato”.