I contagi registrati nella fascia 0-19 fino in data 7 novembre sono 102.419, questo quanto confermato dai bollettini dell’Istituto Superiore della Sanità.
Sul quotidiano Il Tempo sono stati pubblicati diversi dati e statistiche che mettono in risalto i numeri riguardanti il contagio negli studenti che hanno ripreso in questi mesi le lezioni in presenza.
Secondo i dati emessi dal bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, fino al 7 novembre i contagi contati nella fascia d’età 0-19 anni i casi sono stati 102.419, una crescita del 1.073,10%, la più alta mai registrata in Italia, fino al 25 agosto i segnalati erano appena 9.544. Al secondo posto si trova la fascia 20-29 anni, composta in buona parte da studenti, ad agosto erano 18.834, a novembre sono diventati 104.885, uguale ad un aumento del 556,88% in appena due mesi. A quanto emerge quindi l’aumento è avvenuto in concomitanza con il ritorno alle lezioni in presenza, anche se lo studio non ha analizzato questo aspetto specifico.
A fine settembre si è evidenziato un considerevole aumento tra le fasce 0-18 e 19-50, di cui molti soggetti sono però asintomatici. Nel paese nel frattempo è presente una progressiva accelerazione dell’epidemia, che ha portato a molte difficoltà i servizi sanitari regionali. Per questo motivo viene raccomandato di ridurre al minimo le interazioni fisiche dei cittadini per evitare di mandare al collasso gli organi sanitari.
Mercoledì, il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina è intervenuta sull’argomento spiegando:“I dati sui contagi nelle scuole li hanno le asl e li comunicano all’Istituto superiore di Sanità che pubblica un rapporto complessivo una volta a settimana: l’ultima volta ha riferito che c’è il 3,5% di focolai rispetto a quelli di tutto il paese. Bisogna considerare anche i rischi derivanti dalla chiusura delle scuole, io sono convintissima che noi rischiamo un disastro dal punto di vista psicologico, dello sviluppo formativo, sociologico, educativo di un bambino”.