Claudio Zanon dell’Ospedale di Como ha annunciato che da oggi non ha più spazio in terapia intensiva: “Da domani saremo costretti a decidere chi intubare e chi no. Non abbiamo più spazio in terapia intensiva”
“L’ospedale è saturo. Da domani saremo costretti a decidere chi intubare o no”. Questo l’annuncio drammatico di Claudio Zanon, direttore dell’Ospedale di Como Valduce
Nella clinica solo nella mattinata di venerdì 6 novembre sono state ricoverate 20 persone con casi sospetti di covid, nel reparto ci sono già 61 malati di cui 5 in terapia intensiva. Per questo motivo, uno dei due ospedali più importanti della città assieme al Sant’Anna, sarà costretto a discriminare i pazienti malati a causa della mancanza di posti nella struttura. Nel frattempo anche nel resto della regione è emergenza, oltre che ai posti di terapia intensiva manca personale medico, in particolare anestesisti.
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“Se domani arriverà un paziente over 75 che non ha molte probabilità di sopravvivere, non riuscirò a intubarlo. Oggi, nonostante il virus sia lo stesso, la mortalità si è abbassata. Durante la prima ondata vedevo pazienti morire dopo due giorni di ricovero, ora no. Però, ci sono molti più contagi e quindi molte più persone che richiedono l’ospedalizzazione“ Spiega Zanon.
“Faccio fatica anche a mettermi in contatto con i medici di medicina generale comaschi. Per me sarebbe invece indispensabile, perché potremmo accelerare le dimissioni dall’ospedale dei pazienti che possono proseguire la loro guarigione a casa sotto la sorveglianza del loro medico. Permettendo a noi quindi di accogliere altri malati. Per questo propongo che ogni medico metta online anche il proprio numero di cellulare”. Aggiunge poi riguardo la situazione allarmante nella regione.