Secondo alcuni studi il ruolo di insegnante rischia di avere un maggiore impatto nei rischi della pandemia, parlando ad alta voce “l’aerosol” potrebbe contagiare gran parte dei propri studenti involontariamente.
Ormai è risaputo che i luoghi a maggior rischio di trasmissione dei virus sono i luoghi chiusi, e tra questa categoria rientrano anche le scuole. Quando poi subentra la stagione invernale è chiaro che le possibilità aumentino ancora, raramente quando fa freddo le finestre di classi ed uffici vengono aperti, quando in realtà per renderle sicure andrebbero arieggiate ogni 10-20 minuti circa.
“I luoghi critici sono gli ambienti chiusi di dimensioni ridotte e con limitata ventilazione, soprattutto con un tempo di permanenza elevato” ha affermato Giorgio Buonanno, professore di Fisica tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino nonché alla Queensland University of Technology di Brisbane (Australia).
Un fattore che però non è ancora stato chiarito è il fatto che un insegnante positivo abbia maggiore incidenza di quella che potrebbe avere uno studente, dovendo parlare di più e ad alta voce nell’arco di una giornata lavorativa. In una stanza di 150 metri cubi, popolata da 25 studenti, in seguito ad una spiegazione di cinque ore senza alcuna precauzione per proteggersi dalle goccioline emesse (aerosol) nel parlare potrebbero uscirne contagiati fino a 12.
“Se tutti indossassero le mascherine si potrebbero contagiare al massimo 7 studenti (5 in meno rispetto all’esempio sopra riportato) e in quella stanza, sempre per avere un R0 inferiore a 1 potrebbero rimanere 3 persone mentre il rischio individuale di contagio si dimezzerebbe. Con la ventilazione forzata (un ricambio totale d’aria ogni 20 minuti) rischierebbero il contagio solo 4 persone e per abbassare l’R0 sotto 1 in quelle condizioni potrebbero restare in classe 5 persone”. Ha spiegato il docente.
“A scuola fa ancora meglio della ventilazione forzata dotare i docenti di un microfono (così non sarebbero costretti a parlare ad alta voce): solo 1,4 persone rischierebbero il contagio e in quella stanza potrebbero restare 9 persone (con rischio individuale di infezione pari al 2,7%). Se mettiamo insieme tutti i dispositivi: mascherine, ventilazione forzata, microfono il numero massimo di persone contagiate in presenza di un insegnante infettivo scenderebbe drasticamente a 0,4 e in quella stanza potrebbero soggiornare fino a 30 studenti mantenendo comunque un R0 inferiore a 1: solamente con tutte queste precauzioni si potrebbe controllare adeguatamente l’indice R0 mantenendolo al di sotto di 1”. Conclude Buonanno in base agli studi del caso.