Il virologo Alexander Chepurnov lavora nel Centro federale di ricerca medica di Novosibirsk, ha deciso di diventare cavia per uno studio condotto da lui stesso: “l’umanità non sarà in grado di ottenere un’immunità di gregge al coronavirus”.
Alexander Chepurnov è un professore di virologia operante presso il Centro federale di Ricerca Medica di Novosibirsk, in Russia, ed ha eseguito un particolare esperimento.
Il medico è diventato cavia di sé stesso facendosi contagiare due volte dal Covid-19 per dimostrare che gli anticorpi dei guariti non sono in grado di combattere il virus, dimostrando così che raggiungere l’immunità di gregge è irraggiungibile. L’uomo ha quindi messo a rischio la sua stessa vita, e racconta: “Ho parlato con i pazienti covid e mi sono reso conto che l’esposizione avveniva di nuovo dopo un certo periodo. Sei mesi dopo la prima infezione, anche io sono stato contagiato di nuovo”.
Durante il primo contagio Alexander ha percepito i sintomi tipici del coronavirus, sviluppando anche una polmonite, secondo le analisi dopo tre mesi dalla guarigione gli anticorpi erano già stati contagiati, e la seconda infezione si è verificata dopo sei mesi. Anche in questo caso è dovuto ricorrere al ricovero dopo essersi ammalato.
“La mia conclusione è che molto probabilmente l’umanità non sarà in grado di ottenere un’immunità di gregge al coronavirus” ha dichiarato Chepurnov, secondo lo scienziato, soluzione più adatta potrebbe essere una vaccinazione periodica.