La commovente storia dell’orca Thlequah, nel 2018 era diventata nota per aver portato sul muso il corpo del figlio morto per 1600 chilometri prima lasciarlo andare, ora è stata avvistata mentre nuotava con un nuovo piccolo.
Nell’estate del 2018 l’esemplare di orca di nome Tahlequah (o J35) era diventata nota perché osservata in una commovente agonia che l’aveva resa nota in tutto il mondo. Il cetaceo infatti aveva perso il piccolo solo dopo 30 minuti dopo il parto, ma non avendone accettato la morte ne aveva trascinato il cadavere attraverso il muso per 17 giorni in 1600 km di viaggio prima di lasciarlo finalmente cadere negli abissi.
Questa storia era stata esempio di come i mammiferi marini tendano ad affrontare i lutti in maniera molto simile rispetto agli umani, con grande intensità e difficoltà psicologiche nel gestire il trauma.
Il Center for Whale Research ha recentemente annunciato che Tahlequah è stata avvistata sulle coste della Columbia Britannica in Canada con un nuovo cucciolo, il nuovo esemplare, catalogato come J-57, sarebbe nato il 4 settembre e sembrerebbe essere sano e vigoroso. La gestazione di questi animali dura 18 mesi, dunque il giovane sarebbe stato concepito a Febbraio 2019 pochi mesi più tardi della tragedia che aveva coinvolto la madre.
Questo evento assume grande importanza poiché le orche assassine sono un animale a rischio d’estinzione a causa della scarsità dei salmoni che troppo spesso vengono cacciati in maniera incontrollata dall’uomo. Questo sta portando a stressare i gruppi di questi cetacei particolarmente sensibili e sociali anche rispetto agli altri cetacei, in questa maniera circa il 40% delle gravidanze non va a buon fine.
Le mamme, appena partoriscono spingono il piccolo verso la superficie per farlo respirare dallo sfiatatoio per inalare la loro prima boccata d’aria. Sono animali molto intelligenti, e in diverse occasioni gli studi scientifici hanno anche messo in mostra la loro sensibilità e il loro bisogno di stare in una società.