Giuseppe Bertagna, ordinario di Pedagogia presso l’Università di Bergamo, su “Italia Oggi” esprime il suo parere in merito alla riapertura della scuola.
“Sulla scuola? Altro che andrà tutto bene, sarà tutto peggio di prima perché è come essere costretti a correre con i pantaloni abbassati” commenta.
“E se i ragazzi oggi sono tutti iper titolati ma più ignoranti di quelli di 20 o 40 anni fa è perché si è voluta affrontare la giusta sfida democratica della scuola per tutti solo a slogan ideologizzati, semplicemente allentando le maglie di un sistema pensato per il contrario all’inizio del Novecento: per selezionare” continua.
“Cosa penso del piano per la ripartenza messo a punto dal governo? Al peggio non c’è fine. Come se nulla fosse accaduto, avremo le stesse strutture ordinamentali, routine didattiche e organizzazione, solo ulteriormente deteriorate, 250 mila supplenti e altrettanti docenti che hanno cambiato sede tra trasferimenti, assegnazioni provvisorie e aspettative senza stipendio per chi, immesso in ruolo al Nord, ritiene per sé più conveniente chiedere di essere nominato supplente annuale senza stipendio estivo in una scuola vicina a casa del Centro -Sud” conclude.