Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, ha parlato all’ANSA di riapertura delle scuole e lavoratori fragili.
“Abbiamo bisogno di indicazioni e regole per i “lavoratori fragili”: i dirigenti non possono operare in modo differente” afferma.
Continuando sul tema lavoratori fragili, aggiunge: “Laddove è certificata la fragilità i docenti devono sapere come proseguire la loro attività professionale. Abbiamo bisogno dei dati, con i numeri alla mano potremmo aprire un confronto serio ma non riusciamo a sapere quanto ci sarebbe dovuto in termini di trasparenza“.
“Siamo in attesa della pubblicazione delle graduatorie che appaiono il Mistero di Fatima, ironizza. Dovrebbero essere le più leggibili e semplificate ma nascondono tanti errori e validazioni estemporanee per cui ci aspettiamo che chi era primo diventerà ultimo e che chi vuole andare al nord finirà al sud: le scuole non hanno avuto il tempo di fare le verifiche e hanno validato a campione senza vedere le singole domande” aggiunge.
Parlando di supplenze e sostegno, Gissi dichiara che la “call veloce” servirà a poco, poi conclude: “Ci sono 14 mila specializzandi sul sostegno e oltre 10 mila potevano essere assunti ma non si è voluto procedere con una graduatoria dedicata a loro“.