“C’è in atto un sabotaggio da parte di chi non vuole che la scuola riparta”. Questa la considerazione della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, rilanciando l’allarme di Conte che un mese fa aveva parlato di ”inaccettabile ricatto del sindacato che minaccia di paralizzare la ripresa scolastica”.
Durante un’intervista alla Repubblica la ministra ha comunque confermando con molta sicurezza l’apertura a tutti i costi degli edifici scolasti al 14 settembre, aggiungendo: “Tutti ci auguriamo che i dati migliorino. Dipende dai comportamenti. È una questione di responsabilità: individuale e collettiva. Gli esami di Stato si sono svolti in sicurezza, nessun ragazzo si è ammalato. I nuovi contagi sono avvenuti in vacanza, non a scuola”.
”Bisogna rispettare le regole – continua Azzolina – Un metro di distanza. Se non ci sono le condizioni, nel rapporto spazio/numero di studenti, bisognerà usare le mascherine. Ne daremo 11 milioni al giorno. Nulla vieta poi che il dirigente scolastico disponga – solo per la secondaria di secondo grado – la didattica a distanza per alcuni gruppi. Non c’è la scuola, ci sono le scuole: ogni situazione è diversa e l’autonomia dei dirigenti molto ampia”.
“Quanto alla quarantena degli studenti positivi e quindi dei loro genitori, mi piacerebbe che si studiassero modi per incentivare la funzione di cura da parte degli uomini, la turnazione. Le donne sono state le più penalizzate, anche nel lockdown, e siamo tutti d’accordo che non possa passare dall’emergenza il ritorno a vecchi schemi, la retorica degli angeli del focolare”.