Le Tabelline a Memoria Sono Inutili e Dannose

“Imparare le tabelline a memoria è inutile e dannoso”.

Le tabelline sono finite sul banco degli imputati in Gran Bretagna. Jo Boaler, docente inglese di didattica della matematica, attualmente in servizio all’università di Stanford, in California, ha detto: “Io non ho mai memorizzato a pieno le tabelline – ha spiegato – ma questo non mi ha certo impedito di dedicare la mia vita alla matematica.

tabelline a memoria

Quello che considero sbagliato è far credere a un bambino che, se non riesce a fornire in tempi record il risultato delle tabelline a memoria, non è portato per la matematica. Non è così che si educano piccoli scienziati”.

Si legge sul Corriere della Sera:

Un approccio decisamente diverso della scuola britannica e, in parte, anche di quella italiana. In Gran Bretagna dallo scorso settembre il programma delle scuole primarie ha introdotto regole più restrittive sullo matematica. Le tabelline vanno imparate entro la fine dell’anno quattro, cioè quando i bambini hanno 9 anni. Gli alunni devono conoscerle non più fino al 10 ma fino al 12 e, soprattutto, devono rispondere immediatamente. Solo che per arrivare a tale rapidità sono costretti a fare test a tempo, con tanto di timer, sia a casa che a scuola, ogni giorno. Ed è questo l’aspetto che convince meno la professoressa Boaler, che prima di insegnare a Stanford è stata a lungo docente di matematica nelle scuole inglesi.

Imparare le tabelline con il metodo analogico del maestro Camillo Bortolato. Con gadget

Assolutamente fondamentale averlo a casa prima che i bambini inizino le tabelline. Non sono una docente ma una mamma che ha pensato di facilitare la vita del proprio figlio per imparare le tabelline, garantisco che il sistema funziona è divertente e facile ma soprattutto piace tanto ai bambini. Mio figlio ha una insegnante molto esigente è in seconda elementare ma grazie allo strumento ha imparato rapidamente le tabelline fino al 7. Non abbiate dubbi è anche facile da usare. Buone tabelline ai piccoli ma anche ai grandi.Una mamma

dopo alcune settimane

Tabelline imparate tutte ridendo e giocando senza alcuna difficoltà, ma la cosa più bella è stato prestarlo ad una mamma il cui bambino non riusciva a memorizzarle, con questo sistema finalmente è riuscito anche lui. E’ un bimbo con leggere difficoltà di apprendimento e per la sua autostima è stato importantissimo.Lo strumento dato con il libro è fatto di piccole caselle che si aprono e chiudono rivelando il risultato. Questo incuriosisce molto i bambini e in più ogni numero si associa ad una figura così da agevolare la memorizzazione per associazione. Buon lavoro!Una mamma

Profilato in legno con caselle per imparare le tabelline (10 cm x 10 cm)

In questo mondo ipertecnologico, comprare al proprio figlio un oggetto di questo tipo, una tabella con blocchetti di legno, sembra quasi una cosa d’altri tempi…Maestra Nella

L’ho regalato ai miei bimbi di 3 e 4 anni. Il più piccolo gioca con i colori e inizia a distinguere i numeri. Il più grande inizia a capire come incrociare i numeri nella matrice delle moltiplicazioni ed il gioco risulta coinvolgente ed entusiasmante. Le dimensioni dell’oggetto sono piuttosto ristrette, quindi si può archiviare in spazi ridotti. Ha anche un pratico sacchetto in tela per raccogliere tutti i cubi numerati che, da una parte riportano la moltiplicazione e dall’altra il risultato, che coincide anche con il numero riportato nella casella d’incrocio della moltiplicazione. Diventa quindi facile per i bambini ritrovare, in un modo o nell’altro la corrispondenza per l’esito dell’operazione.Papà Dario

fonte: www.huffingtonpost.it/2015/09/26/tabelline-imparare-a-memoria_n_8199864.html

 

Diventa un autore di MenteDidattica e pubblica i tuoi articoli!

Gli insegnanti che inviano la propria richiesta, una volta accettati, potranno pubblicare articoli su tematiche scolastiche preferite.

3 commenti su “Le Tabelline a Memoria Sono Inutili e Dannose”

  1. Ho potuto constatare, nel mio piccolo, che servono e serve sopprattutto imparare a memoria. I cosiddetti esperti devono seguire le loro teorie nel medio e lunghissimo termine. Ora so che hanno detto un sacco di sciochezze. Dipende, ovviamente, sempre dai contesti ambientali di provenienza degli utenti. Non esiste una regola completamente oggettiva nell’insegnamento.
    Ho dovuto buttare al macero un sacco di teorie, che è bene conoscere,, durante la mia esperrie. La regola è che non esistono vere regole. La cpmplessit della mente umana è così infinita che solo la personalizzazione di un percorso educativo può dare delle certezze. Saluti

  2. Abbiamo seguito per 30 anni e più fior di studiosi e di ricercatori che hanno imposto l’insiemistica, i diagrammi di flusso, la risoluzione algoritmica con cosiddetto diagramma logico di stato struttura dei problemi, i blocchi Dianes, i numeri in colore ecc ecc. Oggi, gli stessi professori che hanno propinato tutto ciò, ci dicono: ci siamo sbagliati, le nuove strade per l’apprendimento della matematica sono altre.
    Vuoi vedere che tra qualche decennio si riabbracciano le teorie abbandonate oggi? Come si scrive a facendo ora riaccarezzando le stesse teorie condannate 30 anni addietro. Signori, con là formazione non si gioca

  3. Si impara sempre meno ,sto notando una grande ignoranza nei frequentatori di quiz televisivi.Gente laureata che non conosce ne storia ne geografia ne scienza nemmeno la più elementare .Che vergogna! Sarà colpa degli studenti o dei docenti? Se si continua così poveri noi!

Lascia un commento