Il giovane britannico Louis O’Neill è morto in maniera drammatica in seguito alla perdita del lavoro, la rabbia del padre: “Quella di mio figlio è una delle tante morti nascoste di questo lockdown”
Louis O’Neill, un normale 24enne britannico, giovane e sano ha visto concludersi la sua vita all’improvviso proprio durante il lockdown agli inizi di giugno. Il ragazzo infatti stava trascorrendo le sue giornate sempre in casa davanti al pc giocando ai videogiochi, fino a quando una trombosi venosa non lo ha ucciso.
La vicenda ha completamente la famiglia, in particolare il padre 56enne Stanley Greening che particolarmente toccato dalla maniera in cui si è sviluppato il dramma ha deciso di raccontare con precisione quanto accaduto per sensibilizzare le persone a non correre rischi di questo genere: “Quella di mio figlio è una delle tante morti nascoste di questo lockdown. Era una cosa prevedibile. Questo è ciò che fa più male”.
Louis aveva appena perso il lavoro, ma era un ragazzo sano ed atletico, era anche impegnato come allenatore di una piccola squadra di calcio locale.
“Le ore volano quando vengono assorbite dallo schermo. L’ho visto innumerevoli volte anche su me stesso. Lo avevo spinto a uscire per andare a fare la spesa vendendolo molto giù ma mai avrei pensato a un coagulo di sangue”: spiega il padre. Trascorreva tantissime ore seduto davanti al computer, talvolta anche tutta la notte, ad un certo punto avrebbe avvertito i genitori che si stava sentendo male e accusando un dolore alla gamba, il 3 giugno lo hanno trovato senza sensi a terra ma ormai era troppo tardi.