Da un sondaggio effettuato da famiglie con figli durante il periodo del lockdown è emerso che la quarantena ha avuto effetti negativi sui nostri ragazzi.
La ricerca è stata condotta dal professor Lino Nobili dell’Irccs Gaslini di Genova, che afferma: “Dall’analisi dei dati relativi alle famiglie con figli minori di 18 anni a carico (3251 questionari) emerge che nel 65% di bambini di età minore di 6 anni e nel 71% di quelli di età maggiore di 6 anni (fino a 18) sono insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione”. Più precisamente i bambini sotto i sei anni di età hanno sofferto di aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia, mentre i ragazzi tra i 6 e i 18 anni hanno mostrato disturbi d’ansia, sensazione di mancanza d’aria, disturbi del sonno, alterazione del ritmo del sonno, aumentata instabilità emotiva con irritabilità e cambiamenti del tono dell’umore.
I disturbi dei bambini e degli adolescenti analizzati erano direttamente proporzionali a quelli dei genitori, tanto che il professor Nobili dichiara: “In conclusione questi dati preliminari sottolineano come la situazione di confinamento abbia determinato una condizione di stress notevolmente diffusa con ripercussioni significative a livello non solo della salute fisica, ma anche di quella emozionale-psichica dei genitori e dei bambini”. Per porre rimedio a ciò al Gaslini è stato istituito il primo “Ambulatorio Post-Emergenza” pediatrico, dove pazienti dai tre ai 18 anni seguiranno il percorso più adatto alla loro riabilitazione.