L’unica certezza per quanto riguarda il mondo dell’istruzione è che le scuole non riapriranno che a settembre. Ma le modalità sono ancora da stabilire.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, ha affermato: “Dobbiamo vedere come evolve la circolazione del virus. Adesso è presto per dire quale sarà la situazione a settembre”.
Per ora si fanno solo congetture: gli studenti dovranno indossare la mascherina, bisognerà stabilire dei turni, ogni banco dovrà ospitare un solo alunno e le mani andranno frequentemente lavate.
In aula inoltre ci sarà una telecamera per far sì che una parte della classe possa seguire le lezioni da casa. Va da sé che ogni studente dovrà possedere tutto un dispositivo e una connessione ad internet, ragion per cui si sono stanziati altri 80 milioni per l’acquisto dei dispositivi.
La didattica a distanza, insomma, sembra destinata a far parte delle nostre vite ancora a lungo.