Quello sulla data della riapertura delle scuole è uno dei principali dilemmi in questo periodo di emergenza da Coronavirus. Il Ministro Azzolina in Senato ha parlato di una “ridefinizione di anno scolastico”, a lasciar intendere che potrebbero esserci stravolgimenti nel calendario per permettere agli studenti di recuperare i giorni perduti.
Ma esattamente come accadrebbe ciò? Le ipotesi sono varie. C’è chi parla di lezioni integrative nel pomeriggio e chi di un prolungamento dell’anno scolastico, con un rientro anticipato al 1 settembre.
L’ostacolo principale ad una simile apertura, però, sarebbe l’organizzazione del personale scolastico, dal momento che bisognerà prendere visione delle domande sia per i docenti che per il personale ATA, un lavoro che già negli scorsi anni ha fatto sempre slittare l’apertura delle scuole alla seconda settimana di settembre.
Inoltre c’è sempre da tener conto dell’inserimento dei precari. A tal proposito il Ministro ha dichiarato che verranno fatti dei concorsi, con prove rimandate a causa del difficile momento che stiamo vivendo.
Considerando che ad oggi mancano i fondi per la didattica a distanza e per la sanificazione degli istituti scolastici, il futuro dell’istruzione dei nostri ragazzi sembra sempre più nebuloso.