Si va verso una possibile proroga della chiusura delle scuole di tutta Italia. Questo è quanto è stato riferito da Franco Locatelli, il presidente del Consiglio Superiore della sanità (Css), nonché l’esperto tecnico-scientifico che è stato attivato per far fronte all’emergenza e oncoematologo presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Intervistato dal Corriere della Sera, Locatelli ha dichiarato: “Oggi possiamo affermare che la scelta di chiudere scuole e università, causa di molte polemiche, sta funzionando“. In effetti, si è trattata, a detta dell’esperto, di una misura che ha evitato di rendere la situazione ancora più critica. “È una misura adottata praticamente da tutti i Paesi ora travolti dal virus che ci sono venuti dietro. La linea di crescita dell’epidemia in Francia e Spana ricalca quella italiana, purtroppo. Applicano le nostre stesse strategie e questo la dice lunga sulla correttezza delle nostre scelte. Non tutti hanno avuto tempestività e rigore nell’agire“, ha spiegato ai giornalisti.
Per questo motivo, il presidente del Css ha evidenziato che non si esclude la possibilità di prolungare la chiusura delle scuole. Per ora, gli Istituti Scolastici rimarranno chiusi fino al tre aprile, ma è possibile che tale periodo venga incrementato. A riguardo, ha affermato: “L’ipotesi di prolungare la chiusura potrebbe porsi, anche perché i dati delle ex zone rosse di Lodi e Codogno dicono che la riduzione dei casi è stata netta. Quindi, essere stringenti ci permette di risparmiare vite e risorse. Più la pandemia rallenta, meno si gestisce in affanno con il rischio di sprecare denaro“.
In conclusione, Franco Locatelli ha ribadito ancora una volta l’impatto esercitato dal coronavirus sui bambini: “I bambini, e parlo da pediatra, pur potendo infettarsi eccezionalmente o su basi aneddotiche, sviluppano forme servire della malattia“. Il fatto di tenerli a casa è servito assolutamente per rallentare la trasmissione del virus.