Arrivano le lodi da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per tutte le decisioni che l’Italia sta adottando per fronteggiare la diffusione del coronavirus. Così, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Oms, ha dedicato un tweet al lavoro delle autorità italiane.
“Il governo, il popolo italiano stanno intraprendendo azioni decise e coraggiose con l’obiettivo di rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro Paese e il mondo. Stanno fronteggiando sacrifici notevoli. L’Oms riconferma la propria solidarietà e il supporto all’Italia“, ha scritto. Nelle ultime ore, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha anche sentito telefonicamente Hans Kluge, il direttore dell’Oms Europa. In questo modo, gli ha potuto spiegare quello che il nostro Paese sta facendo effettivamente per contrastare l’aumento delle persone contagiate dal virus.
Proprio per questo motivo, anche Hans Kluge ha dichiarato il suo sostegno alle decisioni dell’Italia attraverso un tweet. Si legge: “L’Italia ha preso una decisione coraggiosa per contenere e mitigare il rischio di Covid 19 per la sua popolazione. L’Oms supporta pienamente l’impegno del governo statale e regionale, i cittadini italiani, tutti i medici, gli infermieri e il personale sanitario disposti in prima linea. Uniti con l’Italia“. Poco dopo, ha aggiunto un altro tweet: “L’Oms richiama nuovamente la solidarietà nei confronti dell’Italia in questo periodo di emergenza. Nessun Paese da solo può contrastare il #Covid2019. Le decisioni dell’Italia proteggeranno gli altri Paesi. Solo con la partecipazione e la resilienza delle persone la battaglia potrà essere vinta. Rimaniamo uniti con l’Italia“.
Durante la conferenza stampa tenuta nella serata di ieri, l’Oms ha fatto nuovamente il punto della situazione. Dopo due mesi dall’inizio del contagio, 113 mila persone risultate positive e più di quattromila decessi in tutto il mondo, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato: “La minaccia di una pandemia sta diventando molto reale”. Ha anche sottolineato la necessità di non procurare allarmismi ulteriori, perché se ciò si dovesse verificare “sarà la prima pandemia nella storia che potrà essere controllata”.