Una foto in bianco e nero. Un’infermiera, che presta la sua opera professionale all’Ospedale di Cremona, è riversa sul tavolo. Mantiene ancora i guanti, il camice da sala operatoria, la mascherina e la cuffia. Usa come “cuscino” un lenzuolo piegato. Si è addormentata, stremata, a seguito dei turni lunghissimi che il personale sanitario sta attraversando a causa dell’emergenza da coronavirus. La struttura sanitaria lombarda è, infatti, una di quelle che sono state maggiormente colpite dal virus. Qui, non è possibile accedere al Pronto Soccorso, a causa dell’altro tasso di contagi, e ci sono reparti su reparti dedicati al ricovero di persone risultate positive.
Data l’emergenza, la scarsità del personale e il numero crescente di accessi, i dottori e gli infermieri sono costretti a lavorare su turni infiniti. Alcuni dipendenti stanno addirittura superando le ventiquattro ore lavorative consecutive.
Così, il giornale “Nurse Times“, da sempre specializzato nella divulgazione delle tematiche sanitarie, ha pubblicato la foto dell’infermiera. L’immagine in questione è stata scattata alle ore 6:00 del mattino, proprio quando la professionista aveva appena finito di trascorrere un’intera nottata in reparto e, distrutta dalla stanchezza, si è addormentata davanti al pc. Inevitabilmente, la foto è diventata virale. Ma non solo. È diventata anche l’emblema del lavoro e dei sacrifici che, in questi giorni, stanno facendo i medici e gli infermieri di tutta Italia.
Solo qualche giorno fa, una operatrice socio-sanitaria di Piacenza aveva evidenziato la situazione emergenziale all’interno delle strutture sanitarie. La Oss aveva infatti denunciato che l’ospedale era al collasso e che i colleghi erano saturi sia fisicamente sia psicologicamente. Aveva dunque invitato tutti ad assumere comportamenti più responsabili, per evitare la diffusione del virus. “Davvero, adesso basta. La gente si deve responsabilizzare. È un momento in cui bisogna pensare anche all’altro e non solo al nostro egoismo. Altrimenti, gli altri con patologie diverse devono morire perché in ospedale non c’è più posto? Perché la gente è irresponsabile?“, aveva detto.