La Cina orientale ha lanciato una raccolta fondi online a favore dell’Italia. Si tratta di un enorme gesto di solidarietà, finalizzato ad aiutare il nostro paese ad affrontare la diffusione dei contagi del Coronavirus.
Le società presenti nella provincia dello Zhejiang si stanno già adoperando in modo da fornire a tutto il mondo qualsiasi materiale utile a fronteggiare l’emergenza. Nello specifico, la raccolta fondi per l’Italia è partita dalla città di Wenzhou. Si tratta di una cittadina particolare, in quanto terra di cinesi nati per lo più al di fuori dei confini della Cina. È anche la stessa città da cui proviene la maggior parte dei residenti a Prato, in Toscana. Tra l’altro, l’Associazione degli ottici di Wenzhou ha già spedito un “regalo” per il nostro Paese. Il primo marzo ha inviato 2.600 paia di occhiali protettivi, per un valore totale di 200mila yuan, ovvero all’incirca 28.690. Il carico è atteso a Torino.
Oltre a noi, sta attraversando un periodo di difficoltà causato dal coronavirus anche il Giappone. Se solo venti giorni fa, i giapponesi avevano donato a diverse città della Cina circa 125 mila tute protettive per il virus, ora la Cina stessa è pronta a rendere il favore. Per esempio, la Fondazione Albaba e la Fondazione Jack Ma hanno reso noto la volontà di regalare 1 milione di mascherine protettive ai “vicini”.
In aggiunta, proprio la Cina sta registrano nuovi casi di contagio entro i suoi confini. Si tratta essenzialmente di cittadini ritornati da alcune delle aree italiane maggiormente colpite dal Coronavirus. Proprio per tali ragioni, è stato stabilito che chiunque arrivi a Pechino, dopo essere stato in una delle zone in cui si è diffuso il virus, dovrà stare in quarantena per quattordici giorni. Nello specifico, è rivolto a chi proviene dall’Italia, dal Giappone, dall’Iran e dalla Corea del Sud.