Ci sono vari modi per prestare il servizio di volontariato e per mettersi a disposizione per aiutare gli altri. Perché essere un volontario non è così semplice, specialmente quando si ha a che fare con gli ospedali e i bimbi qui ricoverati. Ne è un esempio lampante un ragazzo di trentaquattro anni, che si chiama Ricky Mena, anche se i bambini lo conoscono più come Spiderman.
La sua storia è nata un po’ per caso, in un periodo caratterizzato da profonde ristrettezze economiche: “Ero in crisi economica. Dormivo sul divano di un mio amico“. Un giorno, però, ha scoperto che ciò che voleva fare nella sua vita era quello di aiutare le persone nel modo che gli riusciva meglio: strappando loro un sorriso. “In sogno ho incontrato mia nonna, morta solo pochi mesi prima. Lei mi ha messo un braccio sulla spalla e mi ha detto che aveva qualcosa da farmi vedere. Mi ha portato verso una vecchia scuola, in cui stavano proiettando un film. In questo film, un uomo vestito da supereroe camminava in ospedale e lì trovava centinaia di bambini attaccati ai tubi e alle flebo. Allora, portava loro giocattoli e scattava foto. I bimbi erano felici. Ho guardato mia nonna e le ho chiesto cosa avesse a che fare tutto questo con me. Mi ha guardato e mi ha detto: ‘Questo sei tu e quando ti sveglierai questo sarà ciò che farai“, ha raccontato.
Dopo essersi svegliato, ha deciso di seguire il sogno e quanto gli aveva detto la nonna. Per questo motivo, ha venduto la sua auto e ha acquistato un vestito in maschera da Spiderman, il supereroe che combatte i cattivi per aiutare i buoni. Tuttavia, nel primo periodo, Ricky Mena è stato scartato da diverse strutture ospedaliere, a causa della sua inesperienza con i bimbi. Però, lui è riuscito comunque nel suo intento. Proprio all’ennesimo rifiuto, la mamma di un bambina malata si è avvicinata a lui e gli ha chiesto: “Lavori per l’ospedale o per Dio“. Il ragazzo le ha risposto che lavorava per Dio e, da quel momento, ha iniziato a far visita al suo primo bimbo: “Nascondevo il costume nello zainetto, mi cambiavo in un bagno vicino alla sua stanza e poi correvo da lui“.
Da quel momento, Spiderman ha iniziato a far parte di lui e, piano piano, ha cominciato ad aiutare tanti bimbi che stavano attraversando le loro battaglie più difficili. “Questa esperienza mi regala tante gioie e tanti dolori. Ogni volta che un sorriso si spegne, il mio potere si indebolisce“, ha dichiarato.
Comunque, in questi anni, Ricky Mena ha detto alla luce la sua fondazione, Heart of a Hero, attraverso la quale si occupa di finanziare la ricerca, comprare giocattoli e stare vicino ai bimbi che ne hanno più bisogno.