Finalmente, l’incubo per tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio della Diamond Princess è finito. Da circa un mese, la nave da crociera era loccata al porto giapponese di Yokohama, a causa del periodo di quarantena reso obbligatorio dal fatto che alcuni dei passeggeri fossero affetti dal coronavirus. Ieri, domenica 1 marzo, le autorità hanno consentito alle 130 persone rimaste a bordo di scendere definitivamente dall’imbarcazione. A partire da giovedì scorso, avevano iniziato la discesa alcuni membri dell’equipaggio, che, dagli esami, non erano risultati positivi al virus. Tra le persone che sono sbarcate per ultime, vi è anche Gennaro Arma, il capitano italiano della Diamond Princess.
“Il capitano non abbandona mai la sua nave“, recita il detto. E, in effetti, questa volta è successo proprio così. Era, tuttavia, un fatto che già ci si aspettava. Lo stesso capitano Arma, in questi giorni, ha più volte ribadito la sua volontà legata allo sbarcare dalla “sua nave” solo una volta sbarcati anche tutti gli altri passeggeri. È stato encomiabile pure il suo comportamento tenuto nel mese di quarantena. Gennaro Arma ha, in effetti, cercato di confortare e rassicurare quotidianamente tutti i passeggeri.
Per questo motivo, il web l’ha subito soprannominato “il capitano coraggioso“, un appellativo degno della sua persona. I passeggeri della Diamond Princess, tra l’altro, hanno riconosciuto il valore e l’impegno del capitano italiano. Subito dopo lo sbarco, gli hanno dedicato dei messaggi di immensa riconoscenza. “Rendiamo omaggio agli ufficiali e ai membri dell’equipaggio che continuano a servire i passeggeri, senza fuggire davanti alla minaccia del virus” e “Grazie capitano! Riposati, saremo forti anche per te!” sono solo alcuni di essi.