Un nuovo caso di contagio da coronavirus a Barcellona, in Spagna. Nelle scorse ore, una donna 36enne italiana è risultata positiva al test del virus Covid-19. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale “la Vanguardia“, la paziente, che risiede nella città spagnola, era appena tornata da un viaggio di qualche giorno nel Nord Italia. Si presume, dunque, che sia stata infettata nel nostro Paese.
Tuttavia, non è il primo caso di contagio in Spagna. Durante i giorni scorsi, sono stati individuati, a Maiorca e nelle Canarie, altri tre cittadini stranieri positivi al tampone.
In aggiunta, come annunciato dall’Ufficio federale della Sanità, è stato confermato un primo caso in Svizzera. Tuttavia, non sono state fornite ulteriori specificazioni. L’unica questione certa è che, attualmente, in tutto il mondo le persone affette dal coronavirus sono più di 80mila. Di questi, 78mila sono i casi accertati nella Cina Continentale. In Italia, invece, sono 283 i contagiati. Essi risultano essere così ripartiti: 212 in Lombardia, 38 in Veneto, 23 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio, 2 in Toscana, 1 in Sicilia e 1 nella provincia di Bolzano. È salito anche il bilancio delle vittime italiane, che ora si attesta a sette.
Ciononostante la virologa italiana Ilaria Capua ha più volte cercato di evidenziare come la situazione non sia effettivamente così allarmante e che non ci sia bisogno di spaventarsi. Il virus, infatti, è presente in Italia da diverse settimane o mesi: “Personalmente, mi convinco sempre di più che l’infezione in Veneto e Lombardia abbia circolato prima del primo decesso, almeno per una ventina di giorni. Di certo è che il virus non è stato catapultato su Vo’ Euganeo con un drone. Il buonsenso ci dice che, in quella zona, l’infezione sta circolando da settimane, forse da qualche settimana, se non addirittura da qualche mese“. Secondo la virologa, il fatto che ci siano molti infetti è positivo, perché ciò significa che il coronavirus ha un mortalità di gran lunga inferiore.