Nuovi ministri, nuovi cambiamenti? A quanto pare no. Il neo-ministro dell’Istruzione Azzolina rassicura le parti interessate, confermando che la maturità 2020 non subirà cambiamenti, cambiando quindi la rotta tracciata dall’ex Ministro Bussetti.
«Stiamo lavorando: non ci saranno grandi cambiamenti, gli studenti devono avere la serenità di affrontare gli esami; non ho intenzione di grandi stravolgimenti. Le buste non ci saranno, la storia ci sarà assolutamente, le materie usciranno a breve, siamo al lavoro» rassicura Azzolina.
Il sistema di Bussetti dunque ha ricevuto una dura bocciatura: il sorteggio con le buste diventerà solamente un ricordo, optando quindi per soluzioni diverse. Il metodo del sorteggio è stato utilizzato solo durante il corso della maturità del 2019. La linea intrapresa dal nuovo ministro però non è accolta favorevolmente da tutti. Il Senatore Mario Pittoni (Lega), ha infatti mosso alcune critiche nei confronti di Azzolina.
«È quantomeno singolare che un ministro al centro delle polemiche per aver copiato lavori altrui , anziché dimettersi, trovi il tempo di rassicurare gli studenti rispetto all’esame di maturità, prima grande prova dove la preparazione dovrebbe prevalere su furbate e sotterfugi». Il Senatore allude alle recenti polemiche legate alla copiatura di una tesi (accuse poi chiarite da Azzolina).
Pittoni quindi conclude: «Azzolina e il governo che lei rappresenta, hanno sulla coscienza il futuro di tante operatrici e di tanti operatori della scuola, che hanno mostrato sul campo il loro valore e il loro impegno, tanto da vedersi confermata ripetutamente la fiducia, senza però che questa si sia mai tradotta in stabilizzazione. A loro e agli studenti il ministro faccia un favore: chieda scusa e si dimetta».