Le maestre della scuola dell’infanzia Vico Rosa di Genova sono accusate di aver fatto disegnare delle sardine ai loro piccoli alunni, in vista della manifestazione dello scorso 28 novembre.
Le esponenti del centrodestra Marta Brusoni e Lorella Fontana hanno esposto la questione durante il Consiglio Comunale. Dalla scuola si difendono dichiarando che sono stati i genitori a chiedere loro questi disegni: “Dispiace sentire che l’iniziativa, proposta da alcuni genitori e da noi accolta, sia stata così fraintesa. Non si è trattato di un “laboratorio politico”, (ci riesce persino difficile pensare in cosa potrebbe consistere un “laboratorio politico” rivolto a bambini/e sotto i tre anni), ma solo del porre come soggetto dei disegni della giornata le sardine perché, come segnalato da alcuni genitori, i bambini hanno sentito parlare negli ultimi giorni spesso di sardine”.
Le maestre hanno acconsentito alla richiesta dal momento che “la manifestazione in corso in questi giorni in Italia esprime comunque sentimenti di accoglienza, non discriminazione e difesa delle differenze. Considerando che compito primo di ogni servizio educativo è quello di difendere questi diritti universali e soprattutto trasmetterli ai bambini e alle bambine nella pratica educativa quotidiana, nutrendo la loro naturale inclinazione all’accoglienza, abbiamo ritenuto di accogliere la proposta, senza che ciò abbia assunto in alcun modo alcun tono di “laboratorio politico”, e certamente non alcuna interpretazione o riferimento politico”.
È stato comunque chiesto a tutti i genitori se fossero d’accordo e la mamma “che si è rivolta alla stampa non aveva mai comunicato alle educatrici nessun dissenso alla partecipazione del figlio al laboratorio. Anzi, nello stesso giorno del laboratorio (con un messaggio WA delle 19.15) manifestava la propria gioia per il laboratorio svolto dal figlio pur dichiarando nello stesso messaggio, il suo credo politico “Pro Salvini”. Il messaggio scatenava una discussione tra le famiglie che si è protratta anche per il giorno successivo (causando, probabilmente, l’irritazione della madre)”.
In conclusione dalla scuola affermano: “Su tutto questo non abbiamo altro da aggiungere se non esprimere stupore e dolore per l’accaduto e, nel frattempo, valutare se tutelare la nostra immagine nelle sedi opportune. Vorremmo pubblicamente ringraziare tutte le famiglie che vivono, o hanno vissuto nel passato, la comunità di questo nido, per l’affetto e la solidarietà mostrata”.