Dicono che sia proprio in gioventù che l’essere umano tende a ribellarsi maggiormente. A quanto pare però esistono le eccezioni che confermano la regola. Anna Mallardi, di anni 90, ha deciso di ribellarsi rispetto una regola che ritiene ingiusta.
La donna, psicologa, ha deciso di effettuare una donazione di mille euro per fare ricorso al Tar. Il motivo? Il divieto di portare il panino a scuola. La signora intende precisare che questa non è solo una presa di posizione per tutelare suo nipote, ma lo fa per tutti.
«Mi ribello a tutte le imposizioni» ha dichiarato Mallardi, che dunque ha deciso di sottolineare quanto per lei sia ingiusta questa scelta. Tutto è nato nel momento in cui la scuola Tommaseo di Torino ha imposto il divieto di portare da casa il pasto e di consumarlo successivamente a scuola.
Per il momento sono nove le scuole che hanno deciso di aderire a questo divieto. I bambini che hanno trasgredito a questa regola sono stati allontanati, ritrovandosi dunque a mangiare da soli.
Proprio per questo motivo Anna Mallardi ha deciso di battersi fermamente: non vuole che siano compiuti degli atti così volutamente discriminatori. La donna inoltre sottolinea come non sia contraria alla mensa di per sé, ma che non ritenga giusto discriminare in questo modo i bambini.
«Eventi di questo genere lasciano un segno indelebile, non solo per il bambino ma per tutti quanti noi». In questi termini si è espresso l’ex primario dell’Unità Sanitaria Locale di Torino. È rimasto esterrefatto quando ha appreso che i piccoli hanno mangiato nella stanza delle fotocopiatrici.