Il mondo dei videogiochi è strettamente collegato al mondo della scuola. Il motivo è da ricercarsi specialmente nella fascia d’età: solitamente i gamer iniziano a “videogiocare” in età scolastica.
Molti studi sono stati svolti riguardo il mondo dei videogame. In particolare si è cercata sempre una correlazione fra gli episodi di violenza e l’uso poco moderato di videogiochi. Nonostante ciò però non è mai stato trovato un filo conduttore.
Un nuovo studio però lancia un vero e proprio campanello d’allarme: i ragazzi che giocano molto ai videogiochi, tendono ad avere meno rapporti sessuali rispetto ai ragazzi che giocano saltuariamente o non giocano affatto.
Potrebbe sembra uno stereotipo del nerd, eppure lo studio è stato svolto da 3 ricercatori di Psicologia, Jean M. Twenge, Ryne A. Sherman e Brooke E. Wells, per la rivista “Archives of sexual behavior”. Spiegano: «L’età nella vita sessuale è un fattore determinante: Gli americani nati tra il 1980 e il 1990, noti come Millenials, sono più inclini a non avere rapporti sessuale rispetto alla generazione precedente nata tra gli anni ’60 e ’70»
Paragonando la vita sessuale dei ragazzi di età compresa tra i 20 e i 24 anni con quella dei loro genitori, si evince che i primi hanno avuto molte meno esperienze rispetto ai secondi. Secondo lo studio il motivo è da ricercarsi nelle difficoltà relazionali dei giovani che sono continuamente distratti.
Non solo videogiochi: i colpevoli sarebbero anche gli smartphone e le varie applicazioni di incontri che renderebbero le relazioni reali più fragili. Gli studiosi proseguono nella loro spiegazione: «A differenza degli appuntamenti reali, in cui tu puoi sedurre qualcuno con il tuo fascino, le dating-app, lasciano alle persone molte meno possibilità di scegliere di quanto non avrebbero realmente».