Il neoministro dell’istruzione Fioramonti ha deciso di rimboccarsi le maniche sin dal primo momento, definendo subito quali siano le priorità di questo governo. Il ministro si dice orgoglioso di ricoprire questo prestigioso incarico: «Non avrei accettato nessun altro incarico in questo Governo, perché sono convinto che è qui che noi cambiamo l’Italia, occupandoci di Scuola, Università e Ricerca».
Secondo Fioramonti infatti, per cambiare l’Italia, è necessario lavorare sull’istruzione. Al riguardo si dice molto fiducioso, tant’è che elogia ed incoraggia gli studenti. «A volte possono sembrare distratti, ma, forse, la loro distrazione dipende dal fatto che pensano a cose più importanti di quelle alle quali abbiamo pensato noi. Riescono a immaginare un mondo diverso. Attraverso la scuola dobbiamo comunicare loro la possibilità di creare un Paese migliore».
Il ministro poi sottolinea l’importanza che riveste la scuola, non solo come istituzione, ma come punto di incontro per i ragazzi i quali, proprio nella scuola, hanno la possibilità di rilanciarsi, riscattarsi e ripartire.
Fioramonti poi ha rivelato le sue intenzioni riguardo il Ministero: «Mi piacerebbe che in questo Ministero si respirasse un’aria allegra. Penso che un ragazzino di dieci anni che viene al Ministero della Scuola e dell’Università deve poter realizzare che qui si sviluppano tutte quelle idee che vorremmo realizzare nelle scuole. Vorrei che questo Ministero sprizzasse qualità della vita, anche in termini di sviluppo sostenibile, già dalla sua facciata».
Quelle del nuovo ministro sono sicuramente belle parole, cariche di passione e di buoni propositi. Purtroppo però tutto questo, da solo, non basta per risollevare la situazione scolastica in Italia. Solo il tempo saprà dirci se le buone intenzioni del ministro saranno sostenute con i fatti. Fino ad allora sarà necessario dare fiducia a Fioramonti, sperando in un cambiamento concreto e prospero.