La sveglia sicuramente è uno dei peggiori nemici degli studenti. Con la pubertà, tra i tanti cambiamenti che coinvolgono i ragazzi, cambiano anche le abitudini per quel che riguarda il sonno: gli adolescenti infatti tendono a prendere sonno più tardi, avendo quindi difficoltà a svegliarsi presto la mattina.
Proprio riguardo ciò si sta discutendo in maniera animata, in special modo in America e nel Regno Unito. In particolare si sta considerando l’idea di far iniziare le lezioni più tardi, in modo da assecondare le esigenze dei ragazzi. Al riguardo è stato quindi compiuto uno studio scientifico per verificare se tale scelta fosse auspicabile.
Sono state dunque seguite due scuole americane (Seattle) le quali hanno posticipato di 55 minuti la campanella mattutina. I risultati sono stati tangibili: gli studenti hanno dormito più a lungo e hanno ottenuto anche voti migliori. Come se non bastasse sono diminuiti anche i ritardi e le assenze.
Tramite un tracker per il sonno, gli studiosi hanno appurato che gli alunni riuscivano in questo modo a dormire 34 minuti in più ogni notte. Riposavano circa 6 ore e 50 contro le 7 ore e 24 dormite nel corso dell’esperimento. Siamo ancora ben lontani dalle 8 ore di sonno giornaliere, ma è comunque un miglioramento.
Inoltre gli alunni sono diventati più partecipi e hanno migliorato il loro rendimento del 4.5%, molto probabilmente grazie al maggior riposo. Modificare l’orario scolastico non è da ritenere semplice come si possa immaginare, ma una scelta simile però comporterebbe un miglioramento generale del sistema scolastico, rappresentando dunque una scelta positivamente rilevante.