Il 13enne Harry Storey, di Chilton, in Gran Bretagna, si è suicidato perché la ragazzina di cui era innamorato usciva con un altro. Lo studente aveva avvisato gli amici tramite Whatsapp ma non era stato preso sul serio. Il suo corpo è stato però trovato dal padre poco dopo.
L’uomo ha affermato: “Non riuscivo a credere a cosa stavo vedendo“. Dopo aver cercato di rianimarlo, il signor Storey ha allertato i soccorsi. Portato in ospedale, Harry si è spento dopo pochi giorni. Il padre riferisce: “Abbiamo visto un programma in cui la protagonista femminile si era impiccata, ma i suoi amici l’avevano salvata. Col senno di poi ci siamo chiesti se Harry ne sia stato in qualche modo condizionato. Harry era un ragazzo carismatico e premuroso e lo sport ha rappresentato una parte importante della sua vita: giocava a rugby, cricket e tennis. Parlava con chiunque con facilità e aveva una naturale capacità di avviare una conversazione. Era un adolescente normale ma aveva grandi aspettative. È stato uno shock completo per me…”.
Lou Heffernan-Glover, sergente di polizia locale, non ritiene che il suo sia stato un gesto prevedibile: “Penso che abbia preso quella decisione inaspettatamente. Nessuno poteva prevederlo e nessuno poteva impedirlo“.
Darren Salter, coroner, ribadisce: “Harry ha fatto tutto da solo. A volte gli adolescenti dicono cose di quella natura. C’è un elemento di speculazione, ma qui stiamo parlando di una disgrazia. Una sciagura è simile a un incidente, è l’impegno deliberato di un rischio, e in questo caso ha provocato la morte di Harry“.