Su “La Stampa” vengono riportate le prime dichiarazioni di Finnegan Lee Elder, il ragazzo americano di 19 anni che ha ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
Il giovane avrebbe confessato piangendo ad un collaboratore della prigione che parla inglese: “Non sono un violento, mi piace divertirmi e quella sera, io e il mio amico Gabriel, volevamo solo svagarci. Non credevamo potesse finire così. Quando siamo fuggiti non immaginavamo che il carabiniere fosse morto. Avevamo bevuto e non ricordo bene quello che è successo. Di certo non volevo uccidere quel militare“.
Intanto suo padre ha parlato con lui per circa un’ora, ma non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Craig Peters, difensore di Elder, riferendosi ai genitori del ragazzo, ha invece detto alla Abc: “E’ qui che hanno trascorso la loro Luna di Miele. Hanno un grande amore per l’Italia. Sono devastati dal fatto che questa cosa sia accaduta qui. Il ragazzo aveva un coltello. Certamente, almeno a San Francisco, in America non è una cosa sorprendente. Le persone lo usano per protezione. Non so cosa è successo. Sono convinto che a questo punto ci siano delle buone probabilità che nemmeno la polizia sappia cosa è successo“.
Dall’autopsia è emerso che il vicebrigadiere è stato colpito con 11 coltellate, di cui una allo stomaco.